Rubrica/Diario del meticcio - a cura di Mario Lancisi

Bunga bunga
La realtà sta superando la più perversa fantasia. Siamo tra i paesi più corrotti del mondo (dati diffusi in questi giorni). Avremmo bisogno di una classe dirigente all’altezza. E invece c’è chi gioca al bunga bunga…
Ps. Come vedete non ho citato Lui. Ormai il problema non è più di essere anti-Lui. Ormai il problema è che siamo arrivati al fondo. E ciascuno di noi faccia qualcosa per aiutare l’Italia a rialzarsi.

Elogio del cattocomunismo
Berlusconi ha sdoganato ciò che agli italiani era impedito dalle remore culturali catto-comuniste. Tutti i comportamenti una volta erano pubblicamente esecrabili, oggi non sono più tabù. Dal caso Ruby all’elogio di chi evade le tasse. Difronte a questo sfacelo morale e culturale non basta essere anti-berlusconi. Bisogna che la sinistra si dia una nuova etica pubblica. Una nuova morale. Perché non trionfi il berlusconi che è in ognuno di noi.

Gay
La frase di Berlusconi sui gay è terribile per due ragioni.
1. Perché colpisce i gay. Che è come colpire i neri perché sono neri. Discriminazione, razzismo.
2. Ma ancor più grave moralmente è il fatto che Berlusconi quella frase (non battuta, non c’è nulla da ridere) l’ha detta perché elettoralmente può risultare premiante in quanto c’è molta gente che la pensa come lui. In questo mi ricorda un bullo dei tempi in cui facevo il liceo. Se la prendeva con i più deboli perché così la classe rideva. A quando, per prendere voti, il Cavaliere proporre l’introduzione della pena di morte? 

Tappeto verde
Tappeto verde intorno al Duomo per far rinascere la cultura fiorentina? Meglio andare a Barbiana a imparare da don Milani quale è la cultura che deve darsi un Comune. E quei soldi spenderli per i poveri. Per il priore di Barbiana la cultura era dare la parola ai poveri. Cioè l’istruzione. Farli cittadini sovrani. Il sindaco Renzi dice: “La cultura è un insisme di emozioni, progetti e visioni”. In concreto? E l’arcivescovo Giuseppe Betori: finalmente arte e sacro si sono uniti. Su un tappeto verde, costato molti milioni (magari sarebbe bello sapere le cifre).
Così va la cultura e la religione, a Firenze.

Prandelli
Dopo Berlusconi? Perché non Cesare Prandelli? Allenatore dell’Italia del pallone potrebbe essere il mister dell’Italia come nazione. Proposta provocatoria? Forse, ma istruttiva. Per almeno tre motivi.
Prandelli ha dimostrato di aver fiducia nei talenti e nei giovani senza guardare in faccia alla bandiera che portano. Ha convocato ad esempio Diamanti, un giocatore che tre anni fa militava nel Prato. Fuori di metafora: largo al merito, senza tessere, clientele e bandiere.
Prandelli ha convocato due oriundi. Chi vive in Italia e ha figli italiani è nostro concittadino. Fuori di metafora: largo agli immigrati in regola come risorsa per il Paese.
Prandelli ha convocato i pochi giocatori di classe che abbiamo, anche se fuori dal campo sono ragazzi difficili. Fuori di metafora: largo alla creatività e alla fiducia anche nelle cosidette “teste matte”. 
Tre valori non da poco. Per un Italia da risollevare.  

L’orgoglio di essere toscano
Ieri sera ero a cena da amici. Uno ad un certo punto ha detto che in Toscana siamo ridotti male (si riferiva alla Toscana politica). Poi stamani apro i giornali e leggo che Renzi ha assicurato a Berlusconi l’aiuto di Firenze per i rifiuti di Napoli e che altrettanto ha fatto il presidente della Regione Rossi. Al contrario delle regioni leghiste e di centrodestra del nord.
Allora ho provato un sentimento di orgoglio ad essere toscano.

Monicelli
Ho avuto l’onore di intervistare più volte Mario Monicelli. L’ultima volta nel giugno scorso per un pezzo ad un anno dalla strage ferroviaria di Viareggio. Disse cose importanti, interessanti, l’anziano regista. Una su tutte (che non ho scritto, per rispetto). Gli avevo chiesto se voleva che andassi a Roma a intervistarlo. Lui mi rispose: “No, facciamo per telefono. Non mi piace essere visto in questi condizioni fisiche”.  Aveva evidentemente un problema con il suo corpo. La sua sincerità mi colpì. Mi parve un uomo staccato dal suo corpo. Indignato con la vita e la sua Italia alla deriva. Spero abbia trovato la sua anima. Ora il problema è nostro. Come trovare un’anima al nostro Paese. E come indignarci per quello che sta succedendo.

Yara
Il marocchino arrestato è stato scarcerato. È innocente. Per due giorni un paese in rivolta contro i marocchini. Mischiare i reati con le razze è razzismo.

Il sesso del papa
La fede e la libertà religiosa dell’Europa sono messe in pericolo dall’educazione sessuale che viene impartita. Lo ha detto il papa. Può darsi. Mi chiedo: ma quale è l’educazione sessuale della Chiesa? E la pratica del sesso? Dopo gli scandali sulla pedofilia, penso che la Chiesa debba fare penitenza, pregare e stare molto in silenzio. Anziché erigersi a maestra di una corretta sessualità.

Mons. Simoni
“La figura, i comportamenti (non solo privati) e lo stile di Berlusconi hanno pesato fortemente sul degrado etico-politico degli ultimi tempi, nonostante il valore -al di là del giudizio sulla loro politica- di non pochi esponenti centrali e locali a lui vicini”. Lo sostiene il vescovo di Prato mons. Gastone Simoni in risposta ad una lettera di Mauro Banchini. L’articolo lo potete leggere sul “Tirreno” di domenica 16 gennaio.
Finalmente parole profetiche dalla Chiesa.